Sulla base unica di rivelazione e di autorità costituita dalla Parola di Dio, affermiamo qui le dottrine che consideriamo decisive per ben comprendere la fede e che devono esprimersi in amore per il prossimo, in servizio pratico e in proclamazione dell’Evangelo.
1. Crediamo che Dio si è rivelato all’uomo specialmente nella Scrittura. Essa è la Sua Parola, divinamente ispirata, interamente attendibile nell’originale e suprema autorità in ogni materia di fede e di condotta.
Es 24,4-12; Is 8,20; Gv 17,17; 1 Tess 2,13; 2 Tim 3,16-17; 2 Pt 1,21.
4Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Poi si alzò la mattina presto e costruì ai piedi del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribù d’Israele. 5Mandò dei giovani israeliti a offrire olocausti e a immolare tori come sacrifici di riconoscenza al Signore. 6Mosè prese metà del sangue e la mise in catini; l’altra metà la sparse sull’altare. 7Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: «Noi faremo tutto quello che il Signore ha detto e ubbidiremo». 8Allora Mosè prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che il Signore ha fatto con voi sul fondamento di tutte queste parole». 9Poi Mosè e Aaronne, Nadab e Abiu e settanta degli anziani d’Israele salirono 10e videro il Dio d’Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. 11Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d’Israele; anzi essi videro Dio, e mangiarono e bevvero. 12Il Signore disse a Mosè: «Sali da me sul monte e fèrmati qui; io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritto, perché siano insegnati ai figli d’Israele».
20«Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!
17Santificali nella verità: la tua parola è verità.
13Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l’accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete.
16Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia
21Infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
2. Crediamo che c’è un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Crediamo la sua sovranità nella rivelazione, nella creazione, nella provvidenza, nella redenzione e nel giudizio. Lo crediamo infinito, eterno, onnipotente e degno di ricevere ubbidienza, lode e adorazione.
Gen 1,1-2; Dt 6,4; 1 Cor 8,5-6; Ef 4,4-6; Ap 4,11.
1Nel principio Dio creò i cieli e la terra.
2La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
4Ascolta, Israele: il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore.
5Poiché, sebbene vi siano cosiddetti dèi sia in cielo sia in terra, come infatti ci sono molti dèi e molti signori, 6tuttavia per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi viviamo per lui, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose e mediante il quale anche noi siamo.
4Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 5V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 6un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
11«Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistettero e furono create».
3. Crediamo che l’uomo creato ad immagine di Dio ha disubbidito perdendo i suoi privilegi. Tutta l’umanità ora dimora sotto il dominio del Diavolo, Satana, nella rivolta, nella totale corruzione, incapace di contribuire alla propria salvezza e soggetta alla giusta condanna di Dio.
Gen 1,27; Rom 3,9-23; Ef 2,3; 1 Gv 3,4; Ap 20,15.
27Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
9Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No, affatto! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, 10com’è scritto:
«Non c’è nessun giusto, neppure uno.
11Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio.
12Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno».
13«La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode». «Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti».
14«La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza».
15«I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.
16Rovina e calamità sono sul loro cammino
17e non conoscono la via della pace».
18«Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi».
19Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà la conoscenza del peccato.
21Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: 22vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono. Infatti non c’è distinzione: 23tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.
3Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d’ira, come gli altri.
4Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.
15E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.
4. Crediamo che Gesù Cristo, la Parola fatta carne, nato da una vergine, è Figlio di Dio, vero Dio e vero uomo. Unicamente per mezzo della sua morte espiatoria e sostitutiva si è redenti dalla colpa, dalla condanna e dalla corruzione del peccato. Crediamo che è risorto corporalmente dai morti e asceso al cielo ed è seduto alla destra di Dio quale unico mediatore fra Dio e gli uomini.
Mt 20,28; Lc 1,33; 19,10; Gv 1; 1 Cor 15; Gal 3,13; Col 3,4; 1 Tim 2,5-6; Eb 1,2-6; 9,12; 10,10; 1 Pt 3,18-22.
28«appunto come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».
33«Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine».
33«perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto».
1Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2Essa era nel principio con Dio. 3Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 4In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 5La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta.
6Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni; 7egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. 8Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. 9La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 11È venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto; 12ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.
14E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
15Giovanni gli ha reso testimonianza, esclamando: «Era di lui che io dicevo: “Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me. 16Infatti dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia”». 17Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. 18Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l’ha fatto conoscere.
19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei Leviti per domandargli: «Tu chi sei?» 20Egli confessò e non negò; confessò dicendo: «Io non sono il Cristo».
21Essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei Elia?» Egli rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?» Egli rispose: «No». 22Essi dunque gli dissero: «Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?» 23Egli disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: “Raddrizzate la via del Signore”, come ha detto il profeta Isaia». 24Essi erano stati mandati da parte dei farisei. 25Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?» 26Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo in acqua; in mezzo a voi è presente uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari!»
28Queste cose avvennero in Betania di là dal Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
29Il giorno seguente Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! 30Questi è colui del quale dicevo: “Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché egli era prima di me”. 31Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acqua». 32Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. 33Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua mi ha detto: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo”. 34E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio».
35Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; 36e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l’Agnello di Dio!» 37I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. 38Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che tradotto vuol dire “Maestro”), dove abiti?» 39Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.
40Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. 41Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che tradotto vuol dire «Cristo»); 42e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»).
43Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi». 44Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro.
45Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». 46Natanaele gli disse: «Può forse venire qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». 47Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è falsità». 48Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». 49Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele». 50Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». 51Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».
1Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, 2mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.
3Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; 5che apparve a Cefa, poi ai dodici. 6Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. 7Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; 8e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto; 9perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.
12Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti? 13Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; 14e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. 15Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. 16Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; 17e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. 18Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti. 19Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini.
20Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. 21Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; 23ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; 24poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. 25Poiché bisogna che egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. 26L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. 27Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa ne è eccettuato. 28Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
29Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro? 30E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo? 31Ogni giorno sono esposto alla morte; sì, fratelli, com’è vero che siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore. 32Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo».
33Non v’ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 34Ridiventate sobri per davvero e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.
35Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?» 36Insensato, quello che tu semini non è vivificato se prima non muore; 37e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme; 38e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.
39Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci. 40Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti e altro quello dei terrestri. 41Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall’altro in splendore.
42Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 43è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 44è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. 45Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l’ultimo Adamo è spirito vivificante. 46Però ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. 47Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 48Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 49E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste.
50Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità.
51Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
54Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:
«La morte è stata sommersa nella vittoria».
55«O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?»
56Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; 57ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
58Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
13Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»).
4Quando Cristo, la vita vostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.
5Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, 6che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo
2in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi. 3Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.
4Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro.
5Infatti, a quale degli angeli ha mai detto:
«Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»? e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»?
6Di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
«Tutti gli angeli di Dio lo adorino!»
12è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna.
10In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre.
18Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurvi a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. 19E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, 20che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l’acqua. 21Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo, 22che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti.
5. Crediamo che lo Spirito Santo applica al cuore dell’uomo la verità della Scrittura. La sua presenza nella vita degli eletti è il segno distintivo dell’appartenenza a Cristo. Egli produce la vita cristiana nel suo principio e nei suoi effetti rendendo l’uomo capace di perseverarvi fino alla fine.
Ezech 37,14; Rom 5,5; 8,9-16; 1 Cor 3,16; 12,3; 2 Cor 1,21-22; Gal 4,6; 5,22; Ef 1,13-14.
14«E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul vostro suolo, e conoscerete che io, il Signore, ho parlato e ho messo la cosa in atto”, dice il Signore».
5Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
9Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. 10Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. 11Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
12Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne, 13perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete. 14Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. 15E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» 16Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.
16Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
3Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.
21Ora colui che con voi ci fortifica in Cristo e che ci ha unti è Dio; 22egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
6E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre».
22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.
13In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, 14il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.
6. Crediamo che la giustificazione, operata dalla grazia di Dio in Gesù Cristo, è ricevuta unicamente per la fede. L’uomo deve pentirsi e ricevere la remissione dei peccati mediante l’opera di Cristo. L’unione a Lui produce la giustificazione, la rigenerazione e la santificazione senza le quali nessuno vedrà il Signore.
Sal 51; Lc 13,3; Gv 3,3; Rom 5,1-9; Ef 2,8; Giac 2,14-26; 1 Gv 3,9.
1Al direttore del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne da lui, dopo che Davide era stato da Bat-Sceba.
Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti.
2Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato;
3poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me.
4Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli e irreprensibile quando giudichi.
5Ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato.
6Ma tu desideri che la verità risieda nell’intimo; insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore.
7Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve.
8Fammi di nuovo udire canti di gioia e di letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate.
9Distogli lo sguardo dai miei peccati e cancella tutte le mie colpe.
10O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.
11Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito.
12Rendimi la gioia della tua salvezza, e uno spirito volenteroso mi sostenga.
13Insegnerò le tue vie ai colpevoli, e i peccatori si convertiranno a te.
14Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà la tua giustizia.
15Signore, apri tu le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode.
16Tu infatti non desideri sacrifici, altrimenti li offrirei, né gradisci olocausto.
17Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.
18Fa’ del bene a Sion, nella tua grazia; edifica le mura di Gerusalemme.
19Allora gradirai sacrifici di giustizia, olocausti e vittime arse per intero; allora si offriranno tori sul tuo altare.
3No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.
3Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio».
1Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi, e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; 3non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, 4la pazienza, esperienza, e l’esperienza, speranza. 5Or la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
6Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. 7Difficilmente uno morirebbe per un giusto, ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; 8Dio invece mostra il proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.
14A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15Se un fratello o una sorella non hanno vestiti e mancano del cibo quotidiano, 16e uno di voi dice loro: «Andate in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose necessarie al corpo, a che cosa serve? 17Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. 18Anzi, uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». 19Tu credi che c’è un solo Dio, e fai bene; anche i demòni lo credono e tremano.
20Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? 21Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? 22Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 23così fu adempiuta la Scrittura che dice:
«Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»;
e fu chiamato amico di Dio. 24Voi vedete dunque che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. 25E così Raab, la prostituta, non fu anche lei giustificata per le opere quando accolse gli inviati e li fece ripartire per un’altra strada? 26Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
9Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio.
7. Crediamo che ogni vero credente appartiene alla chiesa universale, sposa e corpo di Cristo. La sua espressione locale è costituita dall’assemblea dei credenti il cui solo capo è Cristo e la cui autorità è costituita esclusivamente dalla Sacra Scrittura. La sua missione è quella di glorificare Dio attraverso la lode, la testimonianza ed il servizio.
Es 6,6-8; Dt 7,6-8; Mt 16,18; 28,18-20; At 2,38-41; Rom 12,5; Gal 3,7,29; 6,16; 1 Pt 2,9-10.
6Perciò, di’ ai figli d’Israele: “Io sono il Signore; quindi vi sottrarrò ai duri lavori di cui vi gravano gli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi salverò con braccio steso e con grandi atti di giudizio. 7Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. 8Vi farò entrare nel paese che giurai di dare ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe. Io ve lo darò in possesso; io sono il Signore”».
6Infatti tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio. Il Signore, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. 7Il Signore si è affezionato a voi e vi ha scelti, non perché foste più numerosi di tutti gli altri popoli, anzi siete meno numerosi di ogni altro popolo, 8ma perché il Signore vi ama: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha liberati dalla casa di schiavitù, dalla mano del faraone, re d’Egitto, perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri.
18E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere.
18E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».
38E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».
41Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.
5così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.
7Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli di Abraamo. 8La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». 9In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo. 10Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione, perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica». 11E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede. 12Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse». 13Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»), 14affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesù, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.
15Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: quando un testamento è stato validamente concluso, pur essendo soltanto un atto umano, nessuno lo annulla o vi aggiunge qualcosa. 16Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo. 17Ecco quello che voglio dire: un testamento che Dio ha stabilito anteriormente, non può essere annullato, in modo da rendere vana la promessa, dalla legge sopraggiunta quattrocentotrent’anni più tardi. 18Perché se l’eredità viene dalla legge, essa non viene più dalla promessa; Dio, invece, concesse questa grazia ad Abraamo, mediante la promessa.
19Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore. 20Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo.
21La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge; 22ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti. 23Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; 26perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù. 27Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù. 29Se siete di Cristo, siete dunque discendenza di Abraamo, eredi secondo la promessa.
16Su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e così siano sull’Israele di Dio.
9Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; 10voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.
8. Crediamo che lo Spirito Santo accorda ai membri della chiesa locale dei doni da esercitare per l’utile comune alla gloria di Dio. Dio stabilisce per alcuni doni i ministeri di anziani e diaconi che la chiesa è chiamata a riconoscere.
At 13; Rom 12,4-21; 1 Cor 12; Ef 4,1-16; Fil 1,1; 1 Tim 3,2-8; 1 Pt 4,10.
1Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 3Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.
4Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là salparono verso Cipro.
5Giunti a Salamina, annunciarono la Parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; e avevano con loro Giovanni come aiutante.
6Poi, attraversata tutta l’isola fino a Pafo, trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesù, 7il quale era con il proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a sé Barnaba e Saulo, chiese di ascoltare la Parola di Dio. 8Ma Elima, il mago (questo è il significato del suo nome), faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: 10«O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore? 11Ecco, ora la mano del Signore è su di te, e sarai cieco per un certo tempo, senza vedere il sole». In quell’istante, oscurità e tenebre piombarono su di lui; e andando qua e là cercava chi lo conducesse per la mano. 12Allora il proconsole, visto quello che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.
13Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritornò a Gerusalemme.
14Essi, passando oltre Perga, giunsero ad Antiochia di Pisidia; ed entrati di sabato nella sinagoga, si sedettero. 15Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela».
16Allora Paolo si alzò e, fatto cenno con la mano, disse: «Israeliti, e voi che temete Dio, ascoltate. 17Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri, fece grande il popolo durante la sua dimora nel paese d’Egitto e, con braccio potente, lo trasse fuori. 18Per circa quarant’anni sopportò la loro condotta nel deserto. 19Poi, dopo aver distrutto sette nazioni nel paese di Canaan, distribuì loro come eredità il paese di quelle. 20Tutto questo per circa quattrocentocinquant’anni. Dopo queste cose, diede loro dei giudici fino al profeta Samuele. 21In seguito chiesero un re; e Dio diede loro Saul, figlio di Chis, della tribù di Beniamino, per un periodo di quarant’anni. 22Poi lo rimosse e suscitò loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza:
“Io ho trovato Davide, figlio di Isai, uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere”.
23Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio ha suscitato a Israele un salvatore, Gesù. 24Giovanni, prima della venuta di lui, aveva predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d’Israele. 25E quando Giovanni stava per concludere la sua missione disse: “Che cosa pensate voi che io sia? Io non sono il Messia; ma ecco, dopo di me viene uno al quale io non sono degno di slacciare i calzari”.
26Fratelli, figli della discendenza di Abraamo, e tutti voi che avete timor di Dio, a noi è stata mandata la Parola di questa salvezza. 27Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato. 28Benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso. 29Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno e lo deposero in un sepolcro. 30Ma Dio lo risuscitò dai morti; 31e per molti giorni egli apparve a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali ora sono suoi testimoni davanti al popolo.
32E noi vi portiamo il lieto messaggio che la promessa fatta ai padri 33Dio l’ha adempiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche è scritto nel salmo secondo:
“Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato”.
34Siccome lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia più a tornare alla decomposizione, Dio ha detto così:
“Io vi manterrò le sacre e fedeli promesse fatte a Davide”.
35Difatti egli dice altrove:
“Tu non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione”.
36Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio nella sua generazione, si è addormentato ed è stato unito ai suoi padri, e il suo corpo si è decomposto; 37ma colui che Dio ha risuscitato non ha subìto decomposizione.
38Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi è annunciato il perdono dei peccati; 39e, per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mosè. 40Guardate dunque che non vi accada ciò che è detto nei profeti:
41“Guardate, o disprezzatori, stupite e nascondetevi, perché io compio un’opera ai giorni vostri, un’opera che voi non credereste, se qualcuno ve la raccontasse”».
42Mentre uscivano, furono pregati di parlare di quelle medesime cose il sabato seguente. 43Dopo che la riunione si fu sciolta, molti Giudei e proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, parlando loro, li convincevano a perseverare nella grazia di Dio.
44Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la Parola del Signore. 45Ma i Giudei, vedendo la folla, furono pieni di invidia e, bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo. 46Ma Paolo e Barnaba dissero con franchezza: «Era necessario che a voi per primi si annunciasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri. 47Così infatti ci ha ordinato il Signore, dicendo:
“Io ti ho posto come luce dei popoli, perché tu porti la salvezza fino alle estremità della terra”.
48Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola del Signore; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.
49E la Parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. 50Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li cacciarono fuori dal loro territorio. 51Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio, 52mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
4Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, 5così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. 6Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 7se di ministero, attendiamo al ministero; se d’insegnamento, all’insegnare; 8se di esortazione, all’esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.
9L’amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. 10Quanto all’amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all’onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. 11Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; 12siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 13provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l’ospitalità.
14Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 15Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 16Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.
17Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
1Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell’ignoranza. 2Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti, secondo come vi si conduceva. 3Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.
4Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. 5Vi è diversità di ministeri, ma non vi è che un medesimo Signore. 6Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.
7Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. 8Infatti a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 9a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; 10a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; 11ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.
12Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito.
14Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 16Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 17Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20Ci sono dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; 21l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli sono invece necessarie; 23e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
27Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua. 28E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue. 29Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? 30Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?
31Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori!
Ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
1Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, 2con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, 3sforzandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace. 4Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. 5V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, 6un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
7Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini».
9Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? 10Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa. 11È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, 12per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, 13fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; 14affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; 15ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.
1Paolo e Timoteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono in Filippi, con i vescovi e con i diaconi.
2Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, 3non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, 4che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi 5(perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà avere cura della chiesa di Dio?), 6che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo. 7Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo.
8Allo stesso modo i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni
10Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri.
9. Crediamo che il battesimo e la cena del Signore siano segni che esprimono l’opera dello Spirito Santo. La presenza della grazia ne è la causa ed il rito ne è l’effetto; essi non hanno dunque che un valore derivato. Il battesimo per immersione è un atto di testimonianza, di fede, d’impegno e di ubbidienza. La cena del Signore si fonda sulla comunione e esprime il ricordo, l’ubbidienza e la speranza di coloro che sono stati salvati e lo confessano.
At 8,38; 9,18; 16,33; Rom 6,1-6; 1 Cor 10,16-17; 11,26-29; Col 2,12; 1 Pt 3,18-21.
38Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco; e Filippo lo battezzò.
18In quell’istante gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato.
33Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi.
1Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? 2No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
3O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? 4Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 5Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato, e noi non serviamo più al peccato.
16Il calice della benedizione, che noi benediciamo, non è forse la comunione con il sangue di Cristo? Il pane che noi rompiamo non è forse la comunione con il corpo di Cristo? 17Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.
26Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
27Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
12essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.
18Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurvi a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. 19E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, 20che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca, nella quale poche anime, cioè otto, furono salvate attraverso l’acqua. 21Quest’acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio). Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo.
10. Crediamo che il Signore Gesù ritornerà dal cielo nel momento che Dio solo conosce. I morti risusciteranno ed i credenti ancora in vita saranno trasformati. Dio giudicherà il mondo con giustizia per mezzo di Gesù Cristo, i credenti gioiranno nella felicità eterna e i peccatori andranno alla punizione eterna.
Mt 24,42-44; 25,31-32; At 17,31; 1 Tess 4,13-18; 2 Tess 1,9; 2 Pt 3,10-13.
42Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 43Ma sappiate questo: che se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe scassinare la sua casa. 44Perciò anche voi siate pronti; perché, nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà.
31«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. 32E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri».
31«perché ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo che egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti risuscitandolo dai morti».
13Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 16perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
18Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
9Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza.
10Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.
11Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, 12mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! 13Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.